Sono passati molti anni, ma la "febbre da
cavallo" di Bruno Fioretti (Gigi Proietti), in arte Mandrake, non accenna a calare!
Grazie al suo sorriso magico, Bruno si è fidanzato con Lauretta
(Emanuela Grimalda), anche lei padrona di un bar come la sua precedente
fiamma, alla quale ha giurato di mettere la testa a posto. E infatti, ufficialmente, Bruno lavora come attorucolo e generico a Cinecittà.
Ma nei momenti meno ufficiali, insomma sempre,
Mandrake continua a giocare e a rovinarsi con
le corse al trotto.
Pomata (Enrico Montesano), il suo socio
storico, è scomparso, inseguito dalla rabbia dei tanti giocatori di Tor di Valle ai quali doveva " 'na cifra". Mandrake lo ha sostituito con Micione
(Rodolfo Laganà) e l'Ingegnere (Andrea Ascolese), due sciagurati nullafacenti che pensano
anche loro solo alle scommesse. Micione,
indolente come un micio, vive ancora con i genitori, rubacchiando in
casa sui resti della spesa e facendosi prestare i soldi dalla portiera.
L'Ingegnere, studente bolognese fuori corso,
mantenuto a Roma dall'assegnuccio del padre,
invece di studiare ha inventato un sistema "infallibile" col
computer. Infallibile a parole, perché quando i nostri tentano
di metterlo in pratica... col "caschio
maschio e senza fischio" che vincono!
Mandrake, però, è uomo dalle mille risorse.
Durante una sfortunata trasferta all'ippodromo di Montecatini nota un cavallo brocco che assomiglia come due gocce
d'acqua ad un campione di Tor di Valle. E subito gli viene in mente una...supemandrakata! Che sarebbe una "sòla" ippica coi controfiocchi. Per realizzarla, oltre a Micione e l 'Ingegnere, fa
entrare in società Aurelia (Nancy Brilli), una bella ma sfigatissima attrice in
cerca di gloria, la quale non ha mai sfondato perché non accetta
compromessi. Al gruppo si aggiunge anche un disgraziato ragioniere
napoletano, tale Antonio Faiella (Carlo Buccirosso), al quale i nostri hanno truffato dei
soldi, li hanno giocati, li hanno persi e che
quindi, per recuperarli, è costretto ad entrare in società con loro.
Poi, per ultimo, a sorpresa, si aggiungerà al gruppo anche il mitico Pomata. Che era
scomparso, ma......
Il film è la storia di questa nuova "mandrakata",
vera e propria "stangata" all'italiana. Ancora una volta, è
l'occasione per portare sullo schermo il mondo buffissimo degli
scommettitori, con le loro pazzie, le loro
illusioni, le loro vite strampalate, sempre in bilico tra speranza e
disperazione.
Il tutto, inutile dirlo, accompagnato dalle trascinanti note del tema
musicale del primo film.....
NOTE
DI REGIA - di Carlo Vanzina
Firmare
il numero due di un film culto come "Febbre da Cavallo" non è
impresa facile. Se oltretutto si aggiunge che
il regista del primo film è il proprio padre, regista tra i più
apprezzati della nostra cinematografia, l'impresa può presentarsi come
un incubo.
E' proprio per questi motivi che riprendere il seguito delle avventure
di Mandrake e Pomata mi ha lasciato a lungo
perplesso. Tant'è vero che non più tardi di
quattro anni fa la seconda puntata doveva
girarla Franco Amurri; poi il progetto si
arenò per ragioni produttive o forse perché il destino aveva deciso: il
numero due lo girerà Carlo Vanzina, figlio ed
erede del grande Steno.
Ora il film è stato girato. E' terminato e mi sembra, modestamente, che
sia venuto anche bene. Ho affrontato tutta la lavorazione tenendo
sempre in mente l'originale che ovviamente conoscevo a memoria. Mi sono
spesso messo nei "panni" di mio padre, maestro del ritmo e
della comicità pura. In qualche maniera mi sono fatto guidare per mano
da lui. E tenendo bene a mente tutto questo,
il film mi veniva più "facile".
Ho infarcito il film di citazioni e situazioni prese di peso dal primo:
la sorella di Pomata col fiato pesante, il blocco sessuale di Mandrake quando perde, la "sòla"
sulle scale al figlio di Manzotin come
ventisei anni prima, il "carta vince, carta perde" sul
marciapiede della stazione.
A proposito del gioco delle tre carte, curiosamente è stata l'ultima
scena girata alla stazione di Montecatini. E l'ultimo ciak era una
ripresa "copiata" pari pari
dal vecchio film: una soggettiva di Mandrake
e Pomata che fissano il tavolinetto sopra al
quale le carte vengono freneticamente spostate come in un balletto.
L'inquadratura prevedeva uno "zoom" in avanti che finisce per isolare le tre carte. Ho dato il motore,
il ciak, l'azione per lo zoom e infine lo stop. Poi a voce alta ho
detto: "Per finire in bellezza ho fatto un omaggio a Steno".
E a quel punto mi sono commosso: Grazie Papà.
Note
di sceneggiatura - di Enrico Vanzina
Il primo
"Febbre da Cavallo", titolo inventato da mio padre Steno,
nasce da un soggetto di Massimo Patrizi e da una prima sceneggiatura di Alfredo Giannetti. Il
regista del film doveva essere Nanni Loy. Non
ricordo perché Loy passò la mano, fatto sta
che il produttore Infascelli, in un secondo
momento, decise di affidare il film a mio padre con il quale aveva gia
realizzato "La polizia ringrazia", un grande
successo di allora.
Steno non conosceva affatto il mondo delle
corse dei cavalli e degli scommettitori ippici. Sapendo che io, da
ragazzo, avevo frequentato assiduamente gli
ippodromi insieme al mio amico Andrea Giubilo, della dinastia dei
famosi giornalisti sportivi, mi chiese di aiutarlo a riscrivere la
sceneggiatura di Giannetti. Avevo, da poco, iniziato la mia carriera di sceneggiatore, con mio
fratello Carlo e Alberto Lattuada. Quell'occasione fu per me la definitiva conferma
professionale. Lavorai insieme a Steno e
trasformammo il copione iniziale in quello che, poi, diventò un vero e
proprio piccolo classico del cinema comico italiano.
Mentre scrivevamo "Febbre da
Cavallo", e successivamente durante le riprese, poi addirittura
quando il film uscì nelle sale, nessuno poteva immaginare che sarebbe
diventato un "cult". Invece, dopo aver
ottenuto un tiepido successo al cinema, "Febbre da cavallo"
si affermò in maniera prepotente grazie ai passaggi televisivi e alla
diffusione video.
Tre generazioni di italiani lo hanno scelto
come punto di riferimento di un certo tipo di comicità nazionale,
imparando a memoria le battute del film e rivedendolo a ripetizione, in
maniera quasi maniacale. Oggi, gruppi di giovanissimi si riuniscono
nelle case per vederlo e ridere come avevano riso,
anni prima, i loro genitori.
Con queste premesse era molto difficile immaginare un seguito. Innanzitutto perché era scomparso mio padre, vero
artefice del successo del primo film. Era scomparso anche Infascelli, il produttore. Così come
erano scomparsi lo scrittore Alfredo Giannetti
e tanti sommi protagonisti del primo episodio, ad esempio Adolfo Celi e
Mario Carotenuto. Ma
non solo. La commedia italiana, in questi ventisei anni, è
profondamente mutata. Riportare a galla l'umorismo anni '70 non era affatto semplice. Tuttavia, una vera e
propria richiesta "popolare" (tanta gente che chiedeva
insistentemente il seguito) mi ha spinto, insieme a mio fratello Carlo,
a ripensare alla possibilità di riportare in vita, sullo schermo, le
buffe avventure di Mandrake e Pomata, alias
Gigi Proietti e Enrico Montesano.
A spingere me e Carlo a questa decisione è stata
anche una nostra rilettura critica del primo film. Studiandolo meglio,
abbiamo capito che il suo successo nasceva dalla sua
semplicità. Oggi la commedia italiana perde colpi proprio perché non
propone più storie semplici, di immediata
presa popolare. Non si fa più satira, non si guarda
più il costume. Il cinema italiano, in larghissima parte, racconta le
crisi dei suoi autori-attori. E ambienta le vicende in mondi spesso
minuscoli o, comunque, molto "local", sia dal punto di vista regionale che
espressivo. Ritrovare la vena nazional-popolare di un film come
"Febbre da Cavallo", dove le buffonerie, ma anche le miserie
e le fragilità umane sono facilmente riconoscibili, forse è un modo per
uscire dall'impasse di quel cinema italiano criptico che non garantisce
più momenti di aggregazione popolare. E così, essendo per ragioni anagrafiche gli eredi
ideali del cinema di nostro padre, abbiamo accettato la scommessa. Puntando
sulla semplicità e sul rispetto del modello precedente. Non abbiamo fatto un film nostalgico. Abbiamo semplicemente
riportato in vita il mondo dei pazzi e sciagurati scommettitori di
cavalli come se fossero i personaggi di un fumetto. Li abbiamo ripresi
lì dove Steno riaveva lasciati, sempre uguali a loro stessi e pronti,
ventisei anni dopo, a rituffarsi in nuove peripezie
comiche.
Non sta a noi giudicare se questa scommessa è stata vinta. Certo, in un film che parla di gente che perde, vincere
anche solo in parte questa scommessa sarebbe un'enorme soddisfazione
professionale.
CARLO
VANZINA - Regista
Ha
cominciato la sua attività come aiuto regista dal 1969 al 1975 accanto registi del calibro di Mario Monicelli, suo padre Steno ed Alberto Sordi.
Nel 1976 ha
diretto il suo primo film e da allora ha scritto e girato circa 50
film.
Tra questi ricordiamo: "Sapore di mare", "Eccezzziunale Veramente", "Vacanze di
Natale", "Amarsi un po'", "Sotto il vestito
niente", "Yuppies", "Via Montenapoleone", "I miei primi 40
anni", "Sognando la California",
"S.P.Q.R", "Io no spik inglish",
"A spasso nel tempo", "Selvaggi", "Vacanze di
Natale 2000", "Il cielo in un stanza", "South Kensinghton".
ENRICO
VANZINA - Sceneggiatore
Ha
iniziato la carriera di sceneggiatore nel 1976. Da allora ha sceneggiato ha scritto 80 film lavorando con
molti dei più famosi registi italiani: Dino Risi, Marco Risi, Alberto Lattuada, Steno, Mario Monicelli,
Nanni Loy e tanti altri.
Insieme al fratello Carlo, regista, ha realizzato alcuni dei più grandi
successi degli anni '80 e '90. Film che hanno inventato un genere e una
schiera di attori. Fra questi ricordiamo i
primi grandi successi di Diego Abatantuono, "Sapore di mare",
"Vacanze di Natale", "Sotto il vestito niente",
"Yuppies", "I miei primi 40
anni", "Sognando la California",
"S.P.Q.R. 2002 e ½ anni fa", "Io no spik
inglish", "A spasso nel
tempo", "Il cielo in una stanza", "Vacanze di
Natale 2000".
Ha lavorato con quasi tutti gli attori italiani, come Alberto Sordi,
Renato Pozzetto, Gigi Proietti, Diego Abatantuono,
Enrico Montesano, Paolo Villaggio, Monica
Vitti, Virna Lisi, Laura Antonelli,
Stefania Sandrelli, Gian Maria Volontè ed alcuni tra i più grandi attori
internazionali come Faye Dunaway,
Carole Bouquet, Elliot Gould,
Michel Serrault, Susannah York, Lesile Nielsen
e Rupert Everett.
Da circa 15 anni è produttore dei suoi film.
Ha inoltre prodotto molti programmi televisivi tra cui la fortunata
serie "I ragazzi della terza C". Nel 1987 ha vinto il
premio della Critica come miglior produttore televisivo dell'anno con
la serie "Amori". Nel 1988 ha scritto e prodotto "Anni
50", nel 1999
ha scritto e prodotto "Anni 60".
Collabora settimanalmente con "Il Messaggero" con una sua
rubrica di costume e con il settimanale "Chi".
ADRIANO
ARIE' - Produttore
Produttore
cinematografico e televisivo, ha realizzato con la sua società di
produzione, la
Solaris International,
numerose serie televisive di grande successo.
Tra queste ricordiamo "Francesca e Nunziata" di L. Wertm?ller, "Nanà",
"L'avvocato porta", "Il maresciallo Rocca". Tra i
film prodotti, ricordiamo "Blu elettrico" di
E. Gaeng e "I divertimenti della
vita privata" di C. Comencini.
Ha inoltre partecipato a numerose coproduzioni internazionali.
Adriano Ariè è anche presidente del "Venice International Television Festival Association".
IL
CAST ARTISTICO
GIGI
PROIETTI - Mandrake
Esordisce
nel teatro d'avanguardia con il Gruppo Teatrale 101. Della sua carriera
cinematografica ricordiamo: "Brancaleone
alle Crociate" di M. Monicelli, "La
proprietà non è più un furto" di E. Petri, "Le farò da padre" di A. Lattuada, "L'eredità Ferramonti"
di M. Bolognini, "Casanova" come voce narrante di Giacomo
Casanova, "Matrimonio" di R. Altman.
Il pubblico televisivo lo ha potuto apprezzare in numerose fiction di grande successo, tra cui ricordiamo in particolare
le popolarissime serie de "Il Maresciallo Rocca" e "L'
Avvocato Porta".
Straordinario il suo curriculum teatrale tanto come attore che come
regista.
Nel primo caso ricordiamo le interpretazioni in "La cena delle
beffe" con e di Carmelo Bene, "I sette re di Roma"
leggenda musicale di Luigi Magni, regia di Pietro Garinei,
"A me gli occhi bis" scritto con Lerici
e Magni, con cui festeggia 30 anni di teatro, "Pierino e il
lupo" di Prokoviev - voce recitante
presso L'Auditorio di Santa Cecilia di Roma, "Socrate"
scritto da Vincenzo Cerami per il piccolo
teatro di Milano.
Come regista teatrale, segnaliamo "Tosca", "Le Nozze di
Figaro", "Il dramma della gelosia", tratto dal romanzo
di E. Scola, "Falstaff e le allegre
comari di Windsor", "Full Monthy",
e il grande successo della scorsa estate "Don Giovanni di Mozart" per il teatro dell'Opera di Roma.
NANCY
BRILLI - Aurelia
Scoperta dal regista Pasquale Squitieri, che
le affida nel 1984 la parte di Miriam Petacci
nel film "Claretta". La sua carriera spazia indifferentemente
dal teatro al cinema e alla televisione.
In teatro inizia con "Se il tempo fosse un gambero", quindi
"Il presente prossimo venturo", "Ninà",
"Manola". Diversi i film in cui lavora,
a partire da "Sotto il ristorante cinese" di B. Bozzetto,
"Compagni di scuola" di C. Verdone, "Piccoli
equivoci", di R. Tognazzi, "Italia-Germania 4 a 3" di A. Barbini, "Una
bambina di troppo" di D. Damiani,
"Affetti smarriti" di L. Manfredi.
In tv è protagonista di numerose serie, a partire da
"Naso di cane" per la regia di P. Squitieri.
Nel 1989 inizia a lavorare per Giorgio Capitani
in "Un cane sciolto", seguono "Una fredda mattina di
maggio", "Il colore della vittoria", "Un cane
sciolto 3", "Tutti gli uomini di Sara", "Papà
prende moglie", "Italian
restaurant". Nel 1999 è fra i protagonisti della serie
"Commesse". Nel 2002 è al teatro con lo spettacolo "The Blue Room", diretto da M. Sciaccaluga.
RODOLFO
LAGANA' - Micione
Vanta al suo attivo ruoli da protagonista in musical come
"Rinaldo in campo" ed "Alleluia brava gente".
Ha debuttato in televisione con il varietà del regista Antonello Falqui ed ha successivamente partecipato ai più
importanti show televisivi degli anni '90, approdando a "Domenica
in" nel 2001.
In teatro, con i suoi "One man
show", si conferma tra gli attori comici più acclamati.
E' protagonista dal dicembre 2001 del Musical
" The Full Monty" per la regia di
Gigi Proietti e debutterà il 17 dicembre 2002 con il suo nuovissimo
spettacolo "Laganá social club" al
Politeama Brancaccio di Roma.
ANDREA
ASCOLESE - L'ingegnere
In
teatro è stato interprete di "Enzo Re" e "Gli anni delle
spade e del sole" regia di E. Picchi. In
tv lo abbiamo visto in "Lupo Mannaro" di A.
Ribaldi, "Compromesso mortale" di G. Robbiano,
"Caro Domani" di M. A. Avati e
"Il bello delle donne 2" di M. Ponzi.
Per il cinema ha recitato in "Flickerbook"
di R. Colla, "Tandem" di L.
Pellegrini e "Un amore perfetto" di V. Andrei.
ENRICO
MONTESANO - Pomata
Comincia
la sua carriera artistica al teatro cabaret Puff
di Roma e successivamente con la compagnia del
Bagaglino. In televisione ricordiamo
l'esordio con "Io non c'entro" nel
1973, seguito da "Dove sta Zaza" e
le due edizioni di "Fantastico" da lui condotte. Nel 1995 è
stato autore, interprete e regista della sit-com
"Pazza Famiglia".
Della ricca filmografia citiamo "Amore vuol dire gelosia" di
M. Severino, "Pane burro e marmellata" di G. Capitani,
"Aragosta a colazione" di G. Capitani, "Il ladrone"
di P. Festa Campanile, "Qua la mano" di P. Festa Campanile,
per i quali riceve il David di Donatello, e
"Camera d'albergo" di M. Monicelli.
Per il teatro, dopo essere stato "Rugantino" nella stagione
1978/79, ha interpretato numerose commedie di grande successo come
"Bravo", "Se il tempo fosse un gambero",
"Cercasi tenore", "Beati voi", "Trash-non si butta via niente", di cui è stato
interprete ed autore, e la più recente commedia musicale "Meno
male che c'è Maria".
CARLO
BUCCIROSSO - Antonio Faiella
Apprezzatissimo interprete di cinema e teatro, ha
esordito con le rappresentazioni de "Il Berretto a sonagli" e
"Gli esami non finiscono mai" di Eduardo.
Ha lavorato assiduamente con Vincenzo Salemme,
tanto in teatro con "Sogni, bisogni, incubi e risvegli",
"A chi figli, a chi figliastri", "Lo strano caso di
Felice C.", " La gente vuole ridere", "E fuori
nevica", "L'amico del cuore", "Passerotti o
pipistrelli", "Premiata pasticceria bellavista",
"Sogni e bisogni", che al cinema, interpretando "L'amico
del cuore", "Il grande botto", " A ruota
libera".
EMANUELA
GRIMALDA - Lauretta
Esordisce
in teatro, come attrice ed autrice. Fra le pieces
interpretate, ricordiamo "Gl'innamorati"
e "Sei personaggi in cerca d'autore" entrambi per la regia di
Nanni Garella e "Faust"
per la regia di G. Barberio Corsetti. E'
inoltre tra le interpreti de "I monologhi della vagina" e
della commedia "Double Act" di Barry Creyton, regia di Marco Mattolini,
con Giobbe Covatta.
In televisione ha lavorato in diversi programmi e serie tv tra cui
"Geo&Geo", "Facciamo
Cabaret", "Sei forte maestro 1-2".
Al cinema è stata interprete di pellicole come
"Uomo di acqua dolce", di A. Albanese, "L'ultimo
capodanno" di M. Risi, "L'amico del cuore" di V. Salemme, "Muzungu"
di M. Martelli, "Vacanze di Natale 2000" di C. Vanzina, "A cavallo della Tigre" di C.Mazzacurati.
STEFANO
AMBROGI - Nino Diamanti
In
teatro, ricordiamo le interpretazioni in "Sogno di una notte di
mezz'estate" per la regia di C. Alighiero, "Racconto di
Natale" per la regia di A. Maresca, "Il dramma della gelosia", regia
di G. Proietti, "Cirano de Bergerac",
regia di G. De Feudis.
Per la televisione ha recitato nelle serie "Don Matteo" di E. Oldoini, Distretto
di Polizia" di R.De Maria, "Sei
forte maestro" di F. Giordani,
"Casa famiglia" di R. Donna. Sul grande schermo, oltre a
"Febbre da cavallo - La Mandrakata"
ha preso parte ai film "Giudici" di R. Tognazzi,
"Gallo Cedrone" di C. Verdone.
IL CAST TECNICO
CLAUDIO
ZAMARION - Direttore della fotografia
Nel 1990
comincia la sua carriera come aiuto-assistente operatore lavorando su
set italiani ed internazionali ("Io ballo da sola" di B.Bertolucci, "Daylight"
di R.Cohen, "La leggenda del pianista
sull'oceano" di G.Tornatore, "Kundun" di M.Scorzese,
"Il fantasma dell'Opera" di D.Argento).
Nel 1999 esordisce nel primo lungometraggio "Joy-
Scherzi di gioia" di A.Wajskol.
Nel 2001 inizia a collaborare con Carlo Vanzina,
per il quale ha fotografato, oltre a "Febbre da Cavallo - La Mandrakata", "South
Kensington" e "Un maresciallo in
gondola".
TOMMASO
QUATTRINI - Suono
Da trent'anni opera come tecnico del suono per il
cinema, televisione e spot pubblicitari. Ha
lavorato insieme a registi del calibro di R. Rossellini
(in "Cosimo De' Medici", "Cartesius",
"Italia anno uno", "Il messia"), F. Fellini (in
"Casanova", "Prova d'orchestra", "La Citta' delle donne", "Ginger e Fred", "L'intervista", "La voce
della Luna"), A. Sordi, D. Risi, M. Risi,
M. Troisi, N. Parenti, C. Verdone, B. Bertolucci. Oltre a Febbre da Cavallo ha già
lavorato con C. Vanzina in numerosi film, tra
cui "Piccolo Grande Amore", "I mitici", "Io no
spik english",
"Anni 50", "Vacanze di natale 2000", "Anni
60", "South Kensigton".
Per cinque anni è stato membro della giuria del David
di Donatello, premio per il quale ha ottenuto due nomination come
miglior fonico di presa diretta ("Meri per sempre" e
"Ragazzi fuori").
TONINO
ZERA - Scenografie
Inizia
la sua carriera nel 1979 come assistente di E.
Balletti. Da allora ha lavorato come scenografo in numerosi film, serie
televisive e spot pubblicitari.
Per il cinema ricordiamo "Piccolo Grande Amore", "I
mitici", "il cielo in una stanza", che sono solo alcuni
dei film del regista C. Vanzina a cui ha
preso parte. Ha lavorato anche in "Uomini" di C. De Sica.
In pubblicità ha lavorato, tra le altre, per le campagne di Pagine
Gialle, Alitalia, Omnitel,
L'Espresso, Telecom.
LUCA
MONTANARI - Montaggio
Si
accosta al campo del montaggio cinematografico iniziando a lavorare, in qualità di assistente, con il padre Sergio. Dal
1985 al 1998 collabora, come aiuto montatore, alla realizzazione
di circa trenta film, tra cui "Nuovo Cinema Paradiso" di G. Tornatore. Delle pellicole e serie televisive di
cui ha firmato il montaggio ricordiamo
"Provincia Segreta 2" di F. Massaro, "Vacanze di Natale 2000" di C. Vanzina, "Body Guards"
di N. Parenti, "South Kengsington" di C. Vanzina,
"Merry Christmas"
di N. Parenti, "Il bello delle donne 2 e 3" di M. Ponzi,
"Natale sul Nilo" di N. Parenti, attualmente in lavorazione.
MARINA
MARUCCIA - Costumi
Inizia
la sua carriera collaborando alla realizzazione
dei costumi per i grandi varietà televisivi degli anni '70 e '80. Ha successivamente firmato i costumi per fiction
televisive, tra cui "Concerto di Natale" di G. Capitani,
"il Maresciallo Rocca", "L'avvocato Porta". Al
cinema ha curato i costumi per "Ritratto di signora" di S. Sequi, "Quaranta giorni di libertà" di L. Castellani, "Amore Amaro" di F. Vancini. E'attiva
anche in campo teatrale, dove ha collaborato con registi del calibro di
G. Lavia, P. Garinei,
W. Le Moli.
LE
MUSICHE
FRANCO
BIXIO
Ha
iniziato la sua carriera in campo musicale come autore di colonne
sonore di film, musicandone circa settanta. Dal 1990 gestisce il Gruppo
Editoriale Bixio che ha al suo attivo un
catalogo editoriale storico, che comprende oltre mille colonne sonore,
oltre a due etichette discografiche, la Cinebox Record
e la Bubble Record. Nel 1993 ha fondato una
nuova etichetta discografica di musica classica: la Musikstrasse,
volta a valorizzare repertori inediti o raramente eseguiti.
Nel 1995 ha
dato il via alla prima edizione di "Sanremo
Classico", concorso internazionale di musica classica. E'
presidente dell'AFI (Associazione Fonografici Italiani).
FABIO
FRIZZI - Musiche
Ha
studiato chitarra classica con il M. Sergio Notaro,
pianoforte e composizione con il M. Vittorio Taborra.
Si è dedicato dapprima alla composizione di musica per il cinema (ha
scritto sino ad oggi circa 70 colonne sonore); ha differenziato
poi il suo impegno professionale, lavorando per il teatro, il balletto,
la discografia, la radio, la televisione e nell'attività concertistica,
in qualità di compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra.
E' direttore della Octopus
Orchestra.
Fra le prime esperienze professionali, negli anni settanta, ha fatto
parte del trio di compositori "Bixio Frizzi Tempera", che in
occasione della colonna sonora di "Febbre da Cavallo - La Mandrakata" ha avuto un nuovo momento di
piacevole collaborazione.
VINCE
TEMPERA - Musiche
La sua
attività artistica si svolge come arrangiatore, pianista, direttore
d'orchestra, compositore, produttore e talent
scout. Ha arrangiato musiche per numerosi cantanti italiani e
stranieri, tra i quali Guccini, Battisti, Branduardi, Leali, Zucchero, Venditti,
Masini, Bertoli, Arthur Conley, Wilson Pickett, Dee Dee
Bridgewater, Ray Charles, Mercer Ellington. Come direttore d'orchestra ha
partecipato a quasi tutti i Festival di Sanremo dal 1968 ad oggi ed a
numerosi programmi televisivi Rai e Mediaset.
Ha composto più di 70 colonne sonore per film italiani e stranieri ed è
stato produttore di numerosi album tra cui ricordiamo il recente
successo "Stagioni" di Francesco Guccini.
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